Refusi ministeriali sull'esenzione del ticket sanitario

Devono essere proprio "tempi cupi" ... se si arriva a fare cose del genere. Arrivare a dichiarare che "sparirà l'esenzione dei ticket sanitari in favore dei disoccupati" vuol dire proprio sferrare un duro colpo di grazia alle famiglie più indigenti del Paese: le classi sociali più deboli ed esposte ai rigori della crisi.
All'atto pratico una rovina anche e soprattutto per quelle famiglie che al proprio interno vivono condizioni terribili di disagio per la presenza di anziani non autosufficienti e bisognosi di cure o peggio, di un portatore di handicap. Una cosa del genere potrebbe voler dire niente più assistenza, niente più farmaci, niente più terapie ... Poi la rassicurazione e smentita: "non è vero niente, scusate, si tratta di un refuso."
Eppure l'impostazione ormai sembra chiara: cominciamo intanto a smantellare i diritti dei più indifesi e poi vediamo di nascosto l'effetto che fa, parafrasando il grande Jannacci. Non ci convince, cara Ministra Fornero, il tentativo di far passare questa sciagurata "svista" come una distratta ribattitura del testo visto che ormai è fin troppo chiaro che si vuole "battere cassa" sempre contro i soliti, posizionando così una larga fetta del Paese sotto i limiti della povertà.
Intanto, il cosiddetto "refuso" è ancora lì, pericolosamente insediato tra le pieghe (e le piaghe) della notoria Riforma del Lavoro e, ci viene detto dalla Ministra con malcelata sicumera, "verrà senz'altro modificato con un emendamento da presentare, a cura del Governo, durante l'iter parlamentare del progetto di Riforma ..."
Sarà, ma se non vedo ... non credo.

Fonti: ilsussidiario.net, repubblica.it, ilfattoquotidiano.it.

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