Mr. B e l'Italia "paese di m...". Lettera aperta a Silvio

Per questo post di oggi, lo ammetto, trovo grande spunto dall'intervento di Massimo Donadi su italiadeivalori.it.
La storia è nota: Abbiamo da una parte del telefono un Presidente del Consiglio che non sa governare, tirando avanti la baracca alla meglio illudendo il Paese con meravigliosi cieli dipinti di blu e nascondendo i problemi sotto il tappeto, e dall'altra il tale Lavitola, un ormai acclarato faccendiere spesso affaccendato a intorbidire le acque in Italia e all'estero (persino a Montecarlo o nell'isola di St. Lucie, se ce ne è bisogno), a concupire le mogli altrui e a sgraffignare tutto il possibile, tanto paga Pantalone (cioè noi). A un certo punto, preso forse dalla disperazione per il suo fantastico castello di carte che crolla ogni giorno che passa, il Nostro  si abbandona al turpe soliloquio e in uno sfogo liberatorio confida al fido Lavitola (che gli frega più soldi di un bancomat clonato) che Lui si è stufato di questo "paese di m..." e che vorrebbe piantare tutto e andarsene ... deh, o fulgido esempio di eroico stoicismo!
Egregio Sig. B, mi rivolgo quindi direttamente a Lei senza intermediazioni di sorta, nella consapevolezza di interloquire con il mio Presidente del Consiglio. Anche se non l'ho mai votata e non ho mai apposto una croce sui simboli a Lei spesso apparentati (di pietre sopra ne avrei buttate però ...), Lei resta comunque anche il mio Presidente. Ebbene, Lei è anche un noto imprenditore ... Se un Suo dipendente si fosse lagnato pubblicamente o con amici, e Lei lo avesse scoperto mentre si lamentava (ad esempio) di Mediaset, considerandola poco meno di un refluo di scarico ... Lei Sig. B come l'avrebbe presa? E che provvedimenti avrebbe adottato verso questo collaboratore "infedele" che non solo sputa nel piatto dove mangia ma minaccia anche di volersene andare a lavorare altrove?
Egregio Sig. B mi consenta quindi l'assoluta franchezza: se ne vada con le sue stesse gambe adesso che ha ancora la possibilità di salvare questo Paese di santi (e che pazienza!), di navigatori e di eroi ... Sinceramente, Lei non se lo merita un Paese così.
Forza Italia lo diciamo noi questa volta.

Se ne vada per la sua strada, l'Italia ha un lungo cammino da compiere (M. Donadi)

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