Fumo di Londra

Tensione sociale alle stelle da tre lunghi giorni in quel di Londra. I diseredati, gli esclusi, gli emarginati … tutta quella gente che non possiede altro che la propria rabbia violenta si è riversata in strada per una rivolta che, per modalità e caratteristiche, ricorda quelle dei primi immigrati giamaicani tra i quartieri dell’East End londinese negli ormai lontani anni ’80.

Cosa sta succedendo? Dopo i disastri delle banlieau parigine nel 2005, adesso ci aspetta un’esplosione di rabbia anche dalle suburbia britanniche? Ultim'ora: la miccia accesa nella capitale del Regno Unito sta detonando in tutte le periferie delle grandi città inglesi, ne conseguiranno feriti, vittime (oggi la prima!), danni enormi … E’ la crisi conclamata (in corso ormai da 30 anni!) del Welfare e della sua capacità di “ammortizzare” gli squilibri sociali. Ucciso dalla politica e dal malaffare, ci fanno ancora credere che sia morto colpito al cuore dalla “congiunturale crisi economica globale” (sic), quando invece è sempre stata evidente agli economisti non solo keynesiani la necessità di un sistema di ridistribuzione della ricchezza che consentisse di riequilibrare le differenze tra le classi, proprio per evitare simili tragedie sociali!

Dopo anni di chiacchiere, la verità si profila alla luce dei fatti: smantellare lo stato sociale in tutta Europa ha fatto comodo solo ai potenti e ai furbacchioni che hanno messo le loro mani sulla ricchezza del Vecchio Continente, quella accumulata con decenni di sacrifici (per non dire secoli!) dai lavoratori e dai cittadini. Le crisi dei mercati in questi giorni lo dimostrano e cominciano a farlo temere: non ci sarà pace nella miseria e nella disoccupazione,  i nuovi fantasmi che si aggirano per questa Europa di banchieri ed approfittatori.

Nessuno può e deve mai permettersi di giustificare un qualsiasi atto violento, ma non ci venissero a dire che non se lo aspettavano! Nella disumanizzazione delle nostre periferie, di tutta Europa, va trovata la chiave degli eventi di queste notti di gratuita distruzione.